Ci assumiamo la responsabilità per l’attacco incendiario [del 23 novembre] contro l’agenzia delle Poste greche (ELTA) nel quartiere di Pefki. Abbiamo scelto quell’ufficio postale in particolare per mandare un messaggio simbolico di solidarietà con i prigionieri anarchici che in questo momento affrontano un processo alla corte speciale della prigione di Koridallos per una serie di casi di violenza anarchica, tra cui l’espropriazione della suddetta agenzia che abbiamo incendiato in attesa della decisione della corte.
Quest’attacco è la nostra risposta all’appello per un “Dicembre Nero” che hanno lanciato dalla prigione i nostri fratelli prigionieri Nikos Romanos e Panagiotis Argirou.
La logica politica di questa proposta, che appoggiamo nella sua totalità, è una scommessa aperta per rilanciare l’insurrezione anarchica, come anche un tentativo di creare una piattaforma informale che sia il punto invisibile di incontro e coordinazione di compagn* di tutte le trincee della lotta anarchica multiforme.
Non c’è molto da dire, adesso è l’ora dell’azione, della lotta multiforme, continua e incessante.
Forza e complicità con chi incendia la pace sociale e sabota la normalità sociale in Brasile, Cile e Messico, diffondendo il Dicembre Nero in tutto il mondo.
Forza e complicità con tutt* quell* che prendono le strade cercando di devastare le rappresentazioni della dominazione, lanciare pietre agli sbirri e bruciare i simboli del Potere.
Forza e complicità con tutt* i/le prigionier* anarchic* in ogni angolo del mondo.
Solidarietà significa attacco!
Per un Dicembre Nero!
Per l’offensiva anarchica contro il mondo del Potere!
Anarchia Combattiva / Federazione Anarchica Informale (FAI-FRI)