images

«Il mondo intero non è che una vasta prigione nella quale ogni giorno qualcuno viene estratto a sorte per essere giustiziato».

Walter Raleigh

Si apprende dai media – per usare un noioso quanto ricorrente incipit, ma altro in questo caso non mi veniva -, che a loro volta lo apprendono dall’avvocata di un detenuto del carcere di Trieste, che in quella gabbia ci sono cimici da letto (Cimex lectularius, 5-8 mm).
Pare ci sia l’intenzione di effettuare un’infestazione di tutti i materassi della prigione, che necessiterebbe di un intervento sanitario per debellare le cimici dal letto. Molti detenuti sono costretti a dormire sul pavimento, proprio per sottrarsi al fastidio recato da questi insetti, la cui puntura provoca delle macchie rosse e un fastidioso prurito, che impedisce di dormire. Un problema simile attanaglia anche la galera di Gorizia, i cui cessi vengono occlusi con utensili di fortuna, onde evitare la risalita dalla fogna di insetti e animali.
La società civile (ma neanche tutta) ora strilla e schiamazza invocando un carcere dignitoso.
La Cimex lectularius ha un corpo dalla forma ovale, una testa piccola, occhi sporgenti e si nutre del sangue.
Il Dominio invece ha un corpo tentacolare, non ha un centro, ha occhi e orecchie di metallo nelle strade delle città o nelle nostre tasche, che possiamo estrarre a piacimento per nobilitare il nostro intelletto con Pokémon Go e altre amenità, e si nutre dei coglioni che gli obbediscono.
Penso che quanto di meno dignitoso si possa immaginare sia il fatto che esista una società civile che invochi un carcere dignitoso, che esistano le gabbie, che il discorso sul carcere e contro il carcere si livelli sempre più in basso puntando sempre più verso assistenzialistiche mete o, al massimo, verso un “classismo” di ritorno, in cui alla fu classe operaia si spera di poter sostituire la classe detenuta.